martedì 27 novembre 2012

Come fare una buona tagliata

Innanzitutto bisogna scegliere bene il pezzo di carne da utilizzare. In genere, mi oriento per una bistecca di vitello (chianina) o per un ottimo controfiletto irlandese. Preferite, sempre, carne certificata biologica, e se possibile da allevamenti non intesivi e locali ( magari potete pure andare a farvi due chiacchiere con l'allevatore  e vedere di persona come vivono le bestie).

Mi raccomando non togliete il grasso prima della cottura, perché serve a rendere la carne più morbida. L'unico accorgimento, una volta dal macellaio, è di farsi tagliare la carne nei bordi con piccole incisioni che le impediscano di arricciarsi durante la cottura.

Per quanto riguarda la cottura, questa va effettuata su una piastra/griglia per non più di 8 minuti, avendo cura di girare la carne da entrambi i lati, salando solo una volta cotta e non a crudo per evitare che i succhi fuoriescano dando così una consistenza stopposa.

Il taglio deve essere sottile, ma non troppo in modo tale da poter assaporare la consitenza della carne. Procuratevi un coltello a lama liscia. Al momento del taglio, il sangue della carne dovrebbe fuoriscire piuttosto abbondante, ciò che testimonia la buona riuscita della tagliata.

Una volta cotta, condite con olio d'oliva (sempre rigorosamente extra-vergine), se preferite aromatizzato al rosmarino (facendo tritare quest'ultimo con l'olio con l'aiuto di un mixer ad immersione).


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